Un torpore inerte ha invaso il commissariato di Vigàta: un tedio strascicato. Ammortisce pure il trallerallera di Catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. Montalbano legge un romanzo di Simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della "Domenica del Corriere": al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. Eppure un diversivo c'era stato. Due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preterìe e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. La loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. E la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall'uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva Gadda) tu le "basci, e ci piangi sopra, e speri icchè tu voi. E, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata". Un'altra bambola gemella, ugualmente disfatta, ma data per cadavere di giovane seviziata, era stata trovata poi in un cassonetto della spazzatura, in via Brancati. Sembrò una stravaganza.
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, Sicilia, 1925) publica a súa primeira novela, Il corso delle cose, no ano 1978, cando xa pasaba dos sesenta anos. A partir daquela, a súa obra non deixaría de medrar en títulos e en aceptación entre os lectores de todo o mundo. Á parte das novelas do inspector Montalbano, entre as que se pode salientar La forma dell'acqua (1994), Il cane di terracotta (1996) e La voce del violino (1998, Premio Flaiano), é autor dunha obra narrativa ampla, pola que obtivo o Premio Vittorini con Il birraio di Preston e o Premio Elsa Morante con La mossa del cavallo. Actualmente vive en Roma, onde imparte clases na Academia de Arte Dramático. Durante corenta anos foi guionista e director de teatro e televisión.